Capri Revolution è un assoluto inno alla libertà o meglio alla ricerca di quest’ultima.
Il film del 2018 diretto da Mario Martone è stato presentato presentato in concorso alla ultima mostra del cinema di Venezia. È un film di genere drammatico, ambientato nella idilliaca Isola di Capri del 1914 . Ha come protagonista Marianna Fontana che interpreta Lucia, una ragazza analfabeta che fa da guardia alle pecore.Come lo stesso regista ha affermato questo film si ispira alla vicenda storica della comune realizzata a Capri dal pittore tedesco Karl Wilhelm Diefenbach. La storia prende,infatti, avvio in seguito all’arrivo di alcuni artisti provenienti dal Nordeuropa, i quali decidono di stabilirsi sull’isola per poter cercare il senso della vita nel tentativo di poter tornare alla purezza originale caratteristica dell’epoca primitiva e creano così una comune. (Essi praticano il nudismo, sono vegetariani, danno importanza all’espressione artistica e hanno un forte rapporto con la natura). Lucia inizia a spiare il gruppo per poi avvicinarsi ad esso a tal punto da arrivare a conoscere Seybu. E quando i fratelli, in seguito alla morte del padre, cercheranno di combinarle un matrimonio con un un borghese del posto, lei lascia la casa per poi unirsi alla comune dove imparerà a leggere e a parlare in inglese. In seguito a vari episodi gli uomini vengono chiamati per prendere parte alla guerra da poco scoppiata e tale evento le fa capire che a causa della guerra gli ideali della comune si sono modificati e che ora loro puntano solo a diffondere il loro stile di vita pacifista. Si reca quindi,dalla madre per scusarsi del suo modo di essere e per affermarle che ha un grande bisogno di essere libera. E infine la vicenda si conclude con l’immagine di Lucia che si allontana dall’isola su una nave e con l’urlo di Seybu provocato dalla consapevolezza della rottura degli equilibri.
Si tratta quindi di una storia che si sviluppa attorno a una rivoluzione scatenata e animata solo e unicamente dal desiderio di libertà. Ma questa rivoluzione quando e dove avviene? Domanda del tutto lecita dal momento che spesso alla parola rivoluzione si è soliti associare l’immagine di battaglie, di armi e di sangue: elementi assenti nella storia in questione; ebbene la verità è che la rivoluzione avviene all’interno della mente e dell’anima della giovane Lucia. Lucia, è un personaggio del tutto dinamico che si evolve durante la storia poiché esce dagli schemi della sua vita monotona,da quella sorta di “gabbia ideologica” che non le permette di conoscere, di progredire e di conseguenza di perseguire una strada che possa renderla libera : si emancipa quindi dalla società patriarcale a cui appartiene. Si tratta di uno spirito forte col cuore tenero poiché sebbene si ribelli, è sempre mossa dall’amore, sentimento che prova persino verso chi ostacola la sua possibilità di essere libera. Sebbene il tratto che più la rende fenomenale sia il fatto che non ha paura del confronto con ciò che la circonda: è al contrario attratta dall’ignoto,non cede ai pregiudizi e alle impostazioni ideologiche che le impongono e soprattutto non ha paura del diverso anzi è interessata a conoscerlo. Incarna un po’ quello che dovremmo essere tutti noi ovvero persone aperte al confronto e alla condivisione di punti di vista diversi, persone che non alzano muri davanti al diverso. Un altro aspetto che assieme alla protagonista rende significativa questa pellicola è la serie di contrasti che bilanciano il racconto fornendo un pluralismo prospettico. Il contrasto più evidente è quello tra l’utopia e la realtà: la prima è caratteristica della comune che vive all’insegna della libera espressione artistica e nella ricerca di potenze sovrannaturali che si contrappone totalmente alla realtà a cui appartiene Lucia contradistinta da una società maschilista in cui la donna non ha valore e in cui si ha una mentalità chiusa e patriottica e a cui fa da sfondo l’ imminente scoppio della guerra. Ma non è il solo, è presente anche un contrasto tra fede e scienza: la prima incarnata da Seybu, il quale crede nella presenza di un’ entità superiore o comunque nell’importanza dell’arte e la seconda incarnata dal medico del paese, Carlo, uomo dalle idee socialiste che tenta invano di riportare sulla “retta via” Lucia. Per quanto riguarda, invece,la sceneggiatura e i costumi si può dire che la prima sia stata fatta davvero bene in quanto i dialoghi sono ben calibrati e la trama si sviluppa in modo molto lineare e che la scelta dei costumi sia stata del tutto appropriata poiché infatti sono simili a quelli utilizzati realmente all’inizio del Novecento.
Per quanto riguarda la regia, è ammirevole il fatto che il regista abbia voluto raccontare principalmente la rivoluzione di questa ragazza tramite una serie di contrasti (tra utopia e realtà, tra regole cambiamento, tra mente e spirito e tra fede e scienza) ma che nonostante ciò abbia dato alla storia un ritmo moderato. Il film lancia il messaggio di aprirsi al mondo per arrivare ad ottenere realmente la libertà,di non seguire la massa e di affermare la propria personalità e se necessario di creare rivoluzioni.
Loparco Cosma Krizia 5AL