La visita guidata alla scoperta delle radici del nostro territorio, sulle tracce delle opere dei nostri avi, ha avuto seguito nella visita all’antico palazzo della famiglia Lagravinese.
Le pareti ricche di preziosi dettagli e gli ambienti di un palazzo antico sono state aperte a noi giovani studenti del Liceo Punzi che, grazie alla guida degli alunni del IV anno del Liceo Economico Sociale, in attività di Alternanza Scuola Lavoro, abbiamo potuto scoprire piccoli pezzi di vita quotidiana, vissuti tra quelle mura accoglienti e antiche.
Nel palazzo, all’inizio del Novecento, vivevano i fratelli Nicola, Pasquale e Giovanni, e le due sorelle, Rita e Maria. Pasquale e Nicola si distinsero in vari campi di studio e vennero eletti nell’Assemblea Costituente il 2 giugno del 1946.
Il fratello minore, Giovanni, purtroppo morì giovane e le due sorelle Maria e Rita, nonostante non avessero proseguito gli studi, erano molto colte e si dedicarono all’arte e alla scrittura di poesie.
Pasquale era un noto avvocato, ottimo oratore e scrittore, apprezzato per le sue doti di onestà e di saggia umanità. Il più conosciuto dei fratelli era Nicola, medico di fama internazionale, con spiccate capacità di diagnosi. Nel 1910 si arruolò come allievo ufficiale nella scuola di applicazione di sanità militare, dove divenne sottotenente medico di complemento. Durante la Prima Guerra Mondiale, Nicola prestò servizio presso l’Ospedale Principale di Venezia S. Chiara, col grado di tenente e poi di capitano; in guerra conobbe Gabriele D’annunzio di cui fu medico ed amico. Nella mostra, allestita nel palazzo, è stata riportata la ricca corrispondenza tra D’Annunzio e Nicola, in particolare una delle lettere recita:
Al medico italiano
mirabile d’animo, di mente, d’occhio, di mano.
Dottore di piaghe, dottore di stelle.
Gabriele D’Annunzio (1936)
Da queste poche righe si deduce lo spessore professionale e umano di Nicola, medico abile di mano e profondo di animo. A tal proposito ci è sembrato interessante un dettaglio della sua vita che rivela la tempra dell’uomo: soffriva di ernia inguinale e, poiché necessitava di un’operazione, decise di operarsi da solo, presso l’ospedale civile di Modugno (1962), nello stupore delle suore che lo assistettero durante l’intervento.
La scoperta della storia di questa antica famiglia cistranese ha riempito di stupore le nostre menti, interessate alla scoperta delle vite di uomini che, seppure lontani dalla Capitale, hanno raggiunto fama e notorietà grazie alla forza delle loro idee e ai loro studi.
Per noi giovani, che saremo il futuro nel nostro Paese, è stato molto interessante conoscere il nostro passato e gli uomini che hanno reso lustro al nostro bellissimo e affascinante paese (uno dei borghi più belli d’Italia), sapere che due nostri concittadini hanno contribuito a scrivere la Costituzione italiana, ci rende orgogliosi e fiduciosi che con la cultura, la tenacia e l’umanità si può migliorare il futuro.
Cecere Sandra, Pezzolla Francesca, Epifani Rossana, Andriola Lucia, Semeraro Luana(I C LES)